Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia DOP
È il frutto di una storia secolare di bontà. È un capolavoro del gusto italiano che si affina per almeno 12 anni nelle botti di legno nelle soffitte di Reggio Emilia.
Elisir di bontà. Il mondo in una goccia
L’Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia DOP dopo essere stato sopposto al giudizio di maestri assaggiatori riceve la classificazione attraverso i tre bollini: aragosta, argento e oro.
I criteri sono molto rigidi e vengono fissati dal disciplinare di produzione in base a invecchiamento, caratteristiche olfattive e gustative.
Bollino Aragosta
L’Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia DOP Bollino Aragosta è il più acetoso dei tre Balsamici Tradizionali. È invecchiato minimo 12 anni e si contraddistingue per il profumo delicato e l’acidità piacevolmente intensa. Ideale sui carpacci, i pinzimoni e per le marinate. È adatto per essere usato a caldo, per insaporire a fine cottura carni e pesci o per salse e intingoli.
Sul fuoco è da consigliare per insaporire a fine cottura crostacei, costolette d’agnello, petti di pollo e carni rosse al sangue.
Viene utilizzato dai grandi chef nella preparazione dei fondi di cottura per la selvaggina, il pollame e il pesce (in particolare il baccalà).
Bollino Argento
L’Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia DOP Bollino Argento ha un affinamento intermedio. Rispetto al bollino aragosta assume una maggior concentrazione che attenua la percezione dell'acidità e dà una sensazione gustativa agrodolce complessa e gradevole.
Ha un profumo intenso e ricco, con una piacevole tendenza al dolce: si esalta a crudo sia su piatti dolci che salati. Ottimo per accompagnare i bolliti o i piatti di pesce, nelle insalate di pasta o di riso e con il fegato d’oca. Ideale anche con i formaggi piccanti e stagionati, primo fra tutti il Parmigiano Reggiano.
Sui fuochi un fidanzamento degno di nota è con il filetto di manzo, ma risulta prezioso anche per mantecare il risotto, in particolare se con verdure o scampi.
Bollino Oro
L’Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia DOP Bollino Oro è invecchiato minimo 25 anni. Grazie al lento processo nel lungo tempo, risulta ancora più ricco di aroma e in grado di sprigionare intense sensazioni.
Uno scrigno di tesori gustativi da scoprire e assaporare goccia dopo goccia, rigorosamente a crudo, sia con il dolce che con il salato. Perfetto con la frutta, sul gelato e anche nei dolci. I cultori del salato lo apprezzano sui formaggi più nobili, saporiti e piccanti. Mentre chi non sa rinunciare al dolce può abbinarlo alla crema pasticcera. Chi, invece, desidera cogliere l’intensa complessità di profumi e sentori lo può gustare puro.
Ampolline Monodose
La nuova ampollina degustazione, pensata per poter avere sempre con sé una piccola quantità del prezioso elisir oppure per diventare un piccolo ma preziosissimo dono incarnando quella che, storicamente, è sempre stata la sua funzione: un regalo, regale.
Le ampolline sono disponibili negli eleganti cofanetti singoli oppure con le tre differenti varietà e contengono 10ml di Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia DOP al suo meglio: la quantità giusta per comprenderne la complessità o per completare un piatto trasformandolo in una pietanza da re.
La Storia
Quella dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia DOP è una storia piena di mistero e in gran parte sconosciuta. Certo è che si tratta di una storia di prodotto, frutto dell’ingegno e della passione dell’uomo. È arduo ricostruire la vicenda, ma la prima citazione di quell’aceto tanto agognato dalle teste coronate, risale alle note del monaco Donizone del 1046...
A cavallo tra storia e leggenda la scoperta di come è nato e come si sia affermato l'Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia DOP è senza dubbio un racconto affascinante e curioso.